Chi si occupa dell’evento nascita e dei primi anni di vita dei bambini e delle bambine è chiamato oggi a rivisitare il proprio modo di esercitare azioni di cura in quanto:
- i traguardi raggiunti sulla scena della gravidanza e del parto da una tecnica sempre più sofisticata ed avanzata, sono spesso privati di un’attenzione individualizzata verso coloro che si trovano a vivere tali speciali periodi della vita
- da parte delle donne e degli uomini che diventano madri e padri oggi vi è una perdita o il rifiuto di una certa idea di Cura ereditata per storia personale o per appartenenza culturale
- permane un velo che copre la morte e la relega fuori dall’ordinario della vita.
Come operatrici e operatori della nascita, come educatori ed educatrici siamo chiamati a farci domande sulle evidenze scientifiche e sui costrutti pedagogici che sottendono alle nostre azioni di cura. A partire dal modo in cui noi stessi siamo stati oggetto di cure, possiamo:
- riconoscere quanto di costruttivo abbiamo ricevuto
- lavorare sulle nostre zone d’ombra
- interrogarci su come il nostro agire la cura ostacoli o consenta processi di cambiamento nelle donne e negli uomini che ci guardano e ci prendono a modello nell’educazione dei loro piccoli.
È essenziale riconoscere la centralità della Cura anche nel dibattito politico, a partire da una riflessione sui soggetti a cui ancor oggi è nei fatti demandata, come elemento cardine intorno al quale fondare una visione del mondo.
Dalle parole e dai gesti che danno forma alla nostra idea di Cura, dal bisogno di essere curati a nostra volta nasce la domanda: che cosa è oggi la Cura e come si concretizza nello scenario attuale?
Contenuti
Il corso si struttura intorno alle seguenti tematiche:
- L’arte della Cura: un’introduzione
- La narrazione come strumento
- La cura nella biografia personale
- La cura dei processi, la cura dei passaggi
- Cura del corpo come cura del pensiero
- Cura del linguaggio e cura delle differenze
Formazione su richiesta
Per informazioni: scuola@i1000giornidelmelograno.org